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Trattamento Locali Umidi

Trattamento dei locali umidi, eliminare l'umidità dei muri.

L'umidità, secondo una recente statistica, intacca le strutture in due edifici antichi su tre. La crisi economica, gli alti costi nelle nuove costruzioni e i recenti orientamenti sulla salvaguardia dei nuclei urbani, rendono sempre più necessari gli interventi conservativi sui vecchi edifici e sempre più attuali gli studi delle tecniche appropriate. L'umidità di un muro può avere due sole origini:dall'aria, come umidità di condensazione,e dal terreno, come umidità ascendente.

Umidità meteorica: docuta all'acqua piovana che bagna le superficie che poi asciuga per evaporazione:

  • Preferenze. Una o due facciate di tutti i piani. Muri di mattoni di seppessore inferiore a tre teste o muri di pietrame non squadrato di spessore superiore di 60 cm.
  • Contenuto % d'acqua. Elevato tanto nelle pareti esterne che nelle interne, con nucleo murario intermedio asciutto. Differente da un punto all'altro.
  • Aspetto. Accettuato dopo la pioggia. Macchie accentuate irregolari con velatura leggera della parete interna. Distacchi dell'intonaco superficiale.
  • Danni. Maggior consumo di combustibili per il riscaldamento invernale, disgregazione di intonaci e malte, distacchi e frantumazioni superficiali dovuti a gelo o alla pressione di sali cristallizzati.
  • Interventi. Occorrono prodotti idropellenti e traspiranti per non far entrare l'acqua e far uscire il vapore.

Umidità da condensa: avviene quando l'umidità dell'aria subisce un abbassamento di temperatura o viene a contatto con una superficie fredda, si trasforma in acqua sotto forma di goccioline:

  • Preferenze. Ultimi piani d'inverno. Piani seminterrati d'estate. Muri di pietrame pesante. Muri perimetrali di scarso spessore.
  • Contenuto % d'acqua. Costante per tutta l'altezza della parete. Decrescente dall'interno all'esterno delle spessore del muro.
  • Aspetto. Erosione leggera dell'intonaco in basso presso lo zoccolo. Velatura uniforme e leggera su tutta la parete interna. Manifestazione intermittente.
  • Danni. Costituzione di ambienti malsani, fuoriuscita di sali (efflorescenze), formazione di muffa.
  • Interventi. Occorre un isolamento tecnico in modo che la parete non sia più fredda. Eventuali contromuri per superfici verticali.

Umidità ascendente: l'acqua presente nel terreno risale per capillarità nella muratura:

  • Preferenze: Piani bassi o interrati. Muri ricostruiti con materiale di demolizione o di peso specifico diverso. Muri di mattoni leggero o tufo. Muri di grosso spessore. Muri di pietrame pesante.
  • Contenuto % d'acqua. Decrescente con distanza dal terreno. Costante in una sezione orizzontale per tutto lo spessore del muro.
  • Aspetto. Manifestazioni costanti. Macchie persistenti scure dilaganti dal pavimento verso l'alto. Erosione dell'intonaco in alto presso la linea di contatto con l'asciutto.
  • Danni. Risalita dell'acqua fino ad un'altezza superiore ai 2-3 metri, può raggiungere il 30% del volume totale della muratura ed aumentare considerevolmente il peso.
  • Interventi. Occorre risanare con intonaci altamente traspiranti e dotati di elevata permeabilità al vapore che oltre a proteggere il muro facciano fuoriuscire velocemente l'umidità presente. Eventuali contromuri per superfici verticali e vespai per i pavimenti. Provvedimenti di elettrosmosi o sifoni prismatici di Knapen, taglio del muro, Barriera chimica, trattamento Peter Cox.

Umidità da infiltrazione - l'acqua attraverso tutto lo spessore della muratura e penetra all'interno del fabbricato:

  • Preferenze. Qualunque piano, più spesso quelli inferiori. Muri di mattoni leggero o di tufo.
  • Contenuto % d'acqua. Diverso da un punto all'altro. Elevato nelle zone macchiate e leggero nel resto della parete.
  • Aspetto. Manifestazioni intermittenti. Macchie separate di intensità variabile. Erosione dell'intonaco in alto presso la linea di contatto con l'asciutto anche nelle pareti interne.
  • Danni. Costituzione di ambienti malsani, fuoriuscita di sali (efflorescenze), formazione di muffa.
  • Interventi. occorre impermeabilizzare impedendo così il passaggio dell'acqua. Eventuali contromuri per superfici verticali, provvedimenti di elettrosmosi o sifoni prismatici di Knapen, taglio del muro,Barriera chimica, trattamento Peter Cox.

Provvedimenti particolari:

  • Taglio del muro (metodo Massari): viene realizzato con una carotatrice elettrica e si ottengono aperture regolari e continue operando una prima serie di fori intervallati e poi una seconda negli spazi lasciati dalla prima. Viene inserito poi nei ritagli un impasto di resine poliestere, polvere di marmo e sabbia che rende impermeabile il muro. I tagli sono realizzati con macchine tagliamuro.
  • Barriera chimica: si ottiene inserendo all'interno del muro emulsionati di resine a pressione di due o tre metri di colonna di acqua o al enta diffusione. Si operano nelle muratura fori di qualche centimetro di diametro a sistanza di 15-20 cm l'uno dall'altro e si diffonde la resina che si deposita sulle pareti dei capillari, rendendoli per sempre idropellenti.
  1. Si praticano fori del diametro di 27 mm e interasse di 15 cm a circa 20 cm dal pavimento per una profondità che interessa la quasi totalità dello spessore del muro.
  2. Vengono installati i trasfusori nei fori con liquido a base di siliconati che, con processo a lenta diffusione invade la muratura e polimerizza. Se esistono dislivelli tra i pavimenti il trattamento viene effettuato sopra la quota più alta e si tratta con intonaco impermeabile la parte di muro al di sotto della barriera. Se i muri da trattare sono a contatto con altri non trattati si esegue la barriera anche verticalmente.

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